domingo, abril 22, 2018

Sempre in movimento


Non ci si ferma mai, ultimamente. E, come sempre, non riesco a dire di no.

Ieri (21 Aprile 2018) ho partecipato a un incontro sul fomento della lettura tra i giovani (e le nuove generazioni) in un paesino in alta montagna nei pressi della città del Sud del Sud della Spagna in cui pernotto. Bellissimo, stimolante, entusiasmante vedere la reazione del pubblico quando, tra gli spettatori, ci sono persone che, per vocazione, si dedicano a diffondere un po' di cultura e di amore per la letteratura in un mondo (e in una società) in cui sia la letteratura che la cultura sembrano essere diventate obsolete, o una sorta di ostacolo verso altre forme d'intrattenimento...

È stato bellissimo ricevere i complimenti di professoresse in pensione; di bibliotecari combattivi e che continuano a lottare, giorno dopo giorno; di giornalisti e di scrittrici che fanno della parola scritta la loro arma di difesa contro il virus della barbarie...

Dopodomani, 24 Aprile, andrò a parlare di un autore che si suppone conosca molto bene in un "Club de Lectura" di sole donne: età media: 70 anni. E so già che tornerò a casa, da quell'esperienza, con l'animo pieno di allegria e di emozione e di riconoscenza. Parleremo di Amore e Morte, a partire da un romanzo che ruota tutto attorno a questo nocciolo duro della questione. E sono sicuro che mi faranno le domande più interessanti, quelle più difficili o cui è impossibile trovare una risposta plausibile.

Il Venerdì 27, infine, presenterò il libro di una scrittrice che, a soli 16 anni, ha debuttato con un romanzo che parla dello sfruttamento dei minori sul lavoro; e oggi, a 24 anni, ha deciso che era ora di cambiare tono e stile e, così, si è buttata e ha scritto un divertentissimo romanzo per ragazzi, un libro pieno di humor intelligente, di battute, di scenette comiche e di bisticci linguistici...

C'era anche lei, casualmente, ieri, all'incontro sul fomento della lettura. E appena ci siamo visti ci siamo abbracciati forte. Le ho fatto i complimenti. Lei mi ha ringraziato per aver accettato il suo invito a presentarle il suo libro in una delle librerie più in vista e grandi del centro della città. Le ho chiesto se sta già scrivendo una terza opera. E con un sorriso pieno di timidizza e la voce bassa mi fa: "Sì, ed è più duro del primo che ho pubblicato...non so dove mi porterà questa roba qua...".

E allora, guardandola negli occhi, percependo l'emozione e la voglia di fare nello sguardo di questa ragazza di soli 24 anni, uno pensa: "Non è tutto perduto. C'è ancora speranza. Ci possiamo ancora salvare dalla barbarie, se ci sono giovani come lei sulla Terra. Non è ancora detto...Loro non hanno ancora vinto...".

Sempre in movimento. E chissà quando imparerò a dire di no. Ma per ora è bello. Sì. È davvero entusiasmante essere sempre in azione, non smettere mai di leggere e di fare. Non smettere mai di sperare nel meglio.

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